Italiani in Jequiè

Note Storiche

di Eduardo Sarno (Ottobre 2003)

Pasquale Schettini, nel 1936, nel suo libro "Trecchina nel presente e nel passato" parla dei suoi compaesani che dopo una sosta in Portogallo, ancora giovani, partirono per il Brasile.

Essi sono: Francesco D’Andrea, conosciuto come "O Brasileiro", nel 1980, Biagio Galizia, nel 1863, Giovanni Rotondano nel 1866, Giuseppe Rotondano nel 1868 e Giuseppe Niella nel 1869.

Questi due ultimi ebbero l’idea e l’iniziativa di aprire un piccolo negozio in un incrocio di mulattiere in prossimità del Rio das Contas. Il loro commerciò prosperò così tanto che attorno a loro si moltiplicarono le aziende e le botteghe che alla fine formarono, nel corso degli anni, una fiorente città commerciale: Jequiè.

L’arrivo di Angelo Grisi e di Carmine Marotta per lavorare nell’azienda di Niella e Rotondano garantì la continuità di un intenso lavoro commerciale e sociale in special modo quando questi due divennero soci nel 1889.

Sempre in questo anno giunse in Jequiè Antonio Lomanto, padre del futuro Governatore dello Stato di Bahia, Antonio Lomanto Junior. Ricevuto da Marotta e Grisi, Lomanto stabilì la sua residenza in Jequiè, sposandosi successivamente con Teresa Orrico Rotondano. Tutti questi fatti storici ed eroici, sono raccontati molto nei dettagli dall’omonimo nipote Carmine Marotta nel libro, in uscita in questi giorni, "Casa Confiança".

Nel 1936, Schettini, riferendosi al commercio in Jequiè lo definisce di sicura importanza", espressione modesta per definire bene cosa era, in quegli anni, la Fazenda Provisão, di Marotta, Grillo e Cia. Chiamata "Svizzera di Bahia", la fazenda aveva una cascata con relativa attrezzatura per essere utilizzata per la produzione in proprio di energia elettrica, fabbrica di ghiaccio, strada e linea telefonica diretta per Jequiè. Come fattrici, tenevano animali premiati in varie esposizioni, tutti delle migliori razze: dal vitello Indubrasil ai riproduttori Mangalarga e Sublime, dalle pecore Bergamasco e Merino alle galline Leghom.

Oltre alla rappresentanza di sette banche nazionali e straniere e di diverse aziende commerciali, esportavano, inoltre cacao, caffè, tabacco, cotonbe ed olio di ricino. Fondata nel 1922, la ditta Grillo, Lamberti e C. (di cui era socio anche Carmine Marotta) occupava un grande edificio nel centro di Jequiè, oltre a diversi altri immobili nel viale Rio Branco. Limongi & Compagnia erano importatori ed esportatori, incluso i pneumatici Pirelli, teneva un negozio chiamato "A lampada" con un completo assortimento di materiale elettrico. La ditta Fratelli Biondi era proprietaria

della "Grande Panetteria Bahiana", dove "tutto ciò che si vende in questa azienda è garantito" come veniva pubblicizzata all’epoca.

Nel punto più centrale di Jequiè vi era il famoso "Bar Pasticceria Fascista". Con la Sala Bigliardo e il Salone del Barbiere era il punto di incontro della migliore società locale. Il suo proprietario Michele Ferraro era uno degli uomini più popolari di Jequiè, come si diceva. Fondata nel 1907 l’azienda Gerardo Orrico e C.ia era acquirente di svariati generi tipici del luogo: cacao, caffè, tabacco, ecc. ecc. In quel tempo le difficoltà sociali e naturali erano grandi. Quando non si affrontavano bravacci come Zezinho dos Laçoc e altri, si affrontavano le intemperie. Fu quando arrivò Angelo Larocca il cui viaggio con una mandria di muli da Jequiè a Poçoes, distante 83 Km, durò una settimana nell’aprile del 1919 come ci racconta Raul Sarmento in una dettagliata ed inedita relazione. Nel 1934 un autobus dell’azienda appartenente a Vicente Orrico Sarno trasportava la comitiva di Juracy Magalhaes, in quel tempo mediatore in Bahia, in visita politica, per Vitoria da Conquista. Cedroni fu il primo fotografo professionista di Jequiè ed André Leto, anche lui di Trecchina, fu il proprietario del cinema "Italo-Brasil". Fabbricava nel contempo una bibita rinfrescante dai diversi sapori, all’epoca chiamata "gassosa" che era consumata dagli spettatori dopo ciascuno degli spettacoli. I fratelli Leto possedevano, tuttavia, uno zuccherificio elettrico. Queste attività commerciali nella loro fase di espansione durarono sufficiente tempo. Comunque nella decade del 1950 Camilo Sarno apri in Jequiè un negozio di generi alimentari per l’acquisto e la vendita di generi del Brasile, filiale della Casa Sarno de Peçoes. Trecchina-Jequiè ...... quale è il mistero che unì questi due luoghi ? Simbolicamente il sud dell’Italia fu unito alla foresta di Bahia dall’allora Governatore Antonio Lomanto Junior nel 1963. Nell’occasione la comitiva che visitò Trecchina fu ricevuta da Carmine Marotta, che all’epoca aveva ben 92 anni di età. Ma è leggenda nei registri della storia di Trecchina che sentiamo più chiaramente come nostri sani familiari questi cognomi: Scaldaferri, Schettini, Grisi, mensitieri, D’Andrea, Rotondano, Niella, Maimone, Caricchio, Ferraro, Pesce, Marotta, Orrico, Pignataro, Bartillotti, Vita, Sarno, Guerrieri, Acierno, Leto, Micucci, Liguori, Colavolpe, Limongi.